Per Natale regalatevi gratis la "Somma" del Dottor
Angelico
Due frati domenicani hanno tradotto in italiano e messo
in Internet, a disposizione di tutti, la “Somma
Teologica” di San Tommaso d’Aquino, ritenuta uno dei
libri più importanti di tutti i tempi
17/12/2009
Di Roberto Allegri
Foto di Nicola Allegri
|
|
|
|
|
Padre Tito Centi e Padre Angelo Belloni, i due frati domenicani protagonisti di un gesto straordinario: hanno regalato a tutti la possibilità di scaricare gratuitamente da Internet la traduzione in italiano della “Somma teologica” di San Tommaso d’Acquino, uno dei libri più importanti di tutti i tempi. Si tratta di un’opera che, stampata, occupa 36 grossi volumi. |
|
|
- Un primo piano di Padre Tito Centi. Nato a Segni, in provincia di Roma, il 30 ottobre 1915, vive nel Convento di San Domenico a Fiesole. Oltre che grande esperto delle opere di San Tommaso d’Aquino, Padre Tito lo è anche di diversi altri personaggi storici, in particolare del Savonarola, al quale ha dedicato numerosi saggi, e del pittore Beato Angelico. |
|
|
Padre Tito Centi al lavoro nella grande biblioteca del convento di San Domenico. Nonostante la sua vegliarda età, Padre Tito continua ad applicarsi allo studio con grande passione e continua a fare progetti per nuovi libri. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
– Ecco i volumi che contengono la “Somma Teologica” di San Tommaso tradotta in italiano da Padre Tito Centi e pubblicata a Firenze nel 1975. Come si vede, si tratta un’opera veramente imponente. Su questa sua traduzione, Padre Tito ha lavorato per altri trent’anni migliorandola e aggiungendo note e introduzioni. |
|
|
Ancora un’immagine di Padre Tito e Padre Angelo nella Biblioteca del convento di San Domenico a Fiesole. Anche Padre Angelo Belloni, emiliano. 58 anni, dottore in Teologia e specializzato nella spiritualità di Santa Caterina da Siena e di Santa Teresa d’Avila, è autore di numerose pubblicazioni. |
|
|
La pagina iniziale del sito Internet www.preticattolici.it dal quale è possibile scaricare gratuitamente l’edizione integrale della “Somma Teologica” di San Tommaso nella traduzione in Italiano di Padre Tito Centi. |
|
Basta un click di
mouse e sul tuo
computer puoi avere
gratis la traduzione
in italiano della
“Somma teologica” di
San Tommaso d’Aquino.
Cioè una delle opere
filosofiche e
teologiche che da
ottocento anni è tra
le più alte
produzioni della
mente umana.
Un’opera che,
stampata, con note e
commenti,
occuperebbe non meno
di trenta volumi e
costerebbe una cifra
molto alta. Ma,
grazie al gesto
meraviglioso Di due
frati domenicani,
quest’opera è, ora,
alla portata di
chiunque.
Questa è una storia
bellissima. Anche
perché uno dei due
religiosi che hanno
compiuto un gesto
così straordinario,
ha 94 anni, è cioè
una persona molto
anziana, nata quando
il compiuter,
Internet, la posta
elettronica e tutto
il resto del mondo
del weeb, era
impensabile. Roba
che non esisteva
neppure nella
fantasia. Ma questa
persona, che si
chiama Padre Tito
Centi, ed è uno dei
massimi esperti al
mondo delle opere di
San Tommaso, ha
intuito l’enorme
potenza divulgativa
della rete e non ha
avuto dubbi
nell’utilizzarla,
affidandole un’opera
che gli è costata
trent’anni di
lavoro.
<<Tutto per amore
del grande santo e
grandissimo filosofo
e teologo che è
anche mio
confratello di
religione>>, dice
padre Tito Centi.
<<San Tommaso era un
religioso
domenicano, vissuto
nel 1200. Era
considerato un
genio, un pozzo di
scienza, e insegnò
nelle università più
celebri del tempo,
come la Sorbona di
Parigi. Ha scritto
molti libri, ma il
più importante è la
“Somma Teologica”
che scrisse
naturalmente in
latino. Con quest’opera
voleva sintetizzare
tutto lo scibile
filosofico e
teologico allora
conosciuto. Un’opera
mastodontica, una
vera e propria
enciclopedia, che
continua ad essere
un capolavoro per
chiarezza e
importanza, studiata
nelle università del
mondo.
<<. Io sono un
domenicano come lo
era lui. Oltre
ottocento anni ci
dividono, ma siamo
strettamente legati
dagli stessi ideali:
lo studio di Dio e
il desiderio di far
conoscere le nostre
ricerche alla gente.
San Tommaso ha
scritto la “Somma
teologia” per
trasmettere
all’umanità le sue
riflessioni su Dio.
Io l’ho tradotta e
commentata per lo
stesso motivo. Ho
dedicato la mia
intera esistenza a
studiare e a
diffondere le opere
di San Tommaso. Una
vita molto lunga
perché alla fine di
ottobre ho co9mpiuto
94 anni>>.
Siamo nel convento
di San Domenico a
Fiesole. Un’antica
costruzione del
1400, nella quale
sono vissuti celebri
personaggi, tra essi
anche il Beato
Angelico, sommo
pittore. Padre Tito
ha accanto il suo
confratello Padre
Angelo Belloni,
dottore in teologia
e grande scrittore
anche lui, che ha
curato la
trasposizione della
traduzione in
italiano della
“Somma” di Tommaso
su Internet. Ci
troviamo nella
Biblioteca del
convento, dove i due
confratelli
trascorrono gran
parte delle loro
giornate. Su un
tavolo, il computer
e accanto una pila
di volumi che
comprendono la Somma
teologica di San
Tommaso nella
traduzione che Padre
Tito finì di
pubblicare nel 1975.
<<Come vede>>, dice
il religioso <<si
tratta di un’opera
mastodontica. Questa
edizione comprende
36 volumi. Insieme
ad alcuni
collaboratori,
iniziai a lavorare a
quest’opera subito
dopo la seconda
guerra mondiale,
cioè nel 1946.
Finimmo l’impresa
agli inizi degli
Anni Settanta. Era
molto bella, ma
qualche anno dopo la
stampa, non ero più
soddisfatto del mio
lavoro e mi misi al
lavoro per
migliorarla, per
aggiungere note più
aggiornate, più
chiare e commenti
più approfonditi. A
questa nuova
edizione integrale
ho lavorato
praticamente 28
anni. Quando era
pronta per la
stampa, mi
interrogavo. Tanta
fatica, tanti anni
di lavoro e chi
avrebbe comperato
un’opera così
voluminosa? Il sogno
della mia vita e del
mio lavoro è sempre
stato quello di
poter trasmettere a
un pubblico più
vasto possibile il
pensiero e le
riflessioni
teologiche di San
Tommaso. Soprattutto
a un pubblico
giovane. Andando in
giro a tenere
conferenze e a
predicare, mi sono
imbattuto spesso in
giovani studenti
universitari
affascinati dal
pensiero di Tommaso.
Vedevo in loro una
grande desidero di
conoscenza
teologica. Pochi di
loro, però, potevano
permettersi di
comperare i 36
volumi della
“Somma”. Cercavano
di consultarla nelle
Biblioteche
pubbliche, ma non
era facile trovarla.
<<Un giorno, il mio
confratello e mio
collaboratore padre
Angelo Belloni, al
quale avevo
confidato le mie
tristezze, mi parlò
di Internet.
Linguaggio etrusco
per me che sono nato
quasi un secolo fa.
Ma capii una cosa:
la mia traduzione
della “Somma”, se
fosse stata messa
sulla rete
informatica
Internet, poteva
arrivare a un
pubblico vastissimo.
Non capivo come ciò
poteva avvenire, ma
decisi subito.
“Mettiamola su
Internet”, dissi. “E
gratuitamente in
modo che chiunque
possa usufruire di
questo capolavoro”.
Mi sentivo felice di
poter regalare a
tutti, in
particolare ai
giovani interessati
allo studio di Dio
attraverso l’opera
di San Tommaso, 28
anni del mio lavoro,
che fu intenso e
durissimo. Ci pensò
Padre Angelo a
organizzare la
trasposizione su
Internet e quando ho
visto il risultato,
ero felicissimo>>.
Padre Tito sorride
soddisfatto. Nella
luce suggestiva
della grande
biblioteca il suo
sorriso appare di
una serenità
angelica. E’
meraviglioso
constatare la
fiducia che questo
grande studioso
quasi centenario
dimostra verso il
più giovane e
rivoluzionario dei
mezzi di
divulgazione
culturale, la rete
informatica
Internet.
Un’apertura mentale
verso il progresso
scientifico e verso
l’avvenire veramente
sorprendente,
soprattutto in una
persona tanto
anziana. Glielo
faccio notare, e lui
sorridente mi dice:
<<Chi ama Dio non ha
età. La fede in Dio
ti rende ottimista,
allegro, fiducioso
verso il prossimo,
pronto a condividere
con gli altri tutto
quello che hai e che
giudichi utile. Per
me Internet è un
mistero. Capisco
però di trovarmi di
fronte a un evento
meraviglioso, quasi
un “miracolo”.
Ringrazio Dio per il
dono di Internet e
prego che si
diffonda sempre più
e che venga usato
con il rispetto che
merita>>.
Padre Tito, oltre
che studioso delle
opere San Tommaso,
può essere ritenuto
un vero grande amico
del santo. Ha
trascorso l’intera
esistenza in
“simbiosi” con il
sommo pensatore
cattolico, del quale
ha tradotto quasi
tutte le opere..
Gli chiedo:
<<Come
mai questo suo
grande amore per il
filosofo e teologo
più celebre del
mondo Cristiano?
<<Prima di tutto,
perché è un mio
confratello>>,
risponde Padre Tito.
<<Era anche lui,
infatti, un frate
domenicano come sono
io. E poi perché,
fin da giovane, nei
miei primi studi
teologici, ho
travato per le sue
opere una forte
attrazione, una
profonda sintonia.
Mi sono laureato
all’Angelicum di
Roma, con padre
Reginald
Garrigou-Lagrange,
religioso domenicano
francese,
considerato uno dei
più grandi teologi
neotomisti cattolici
del XX secolo. E
anche lui ha
contribuito a far
crescere il mio
amore per San
Tommaso>>.
<<Com’era
fisicamente San
Tommaso?>>
R. <<Dalle
descrizioni che ci
hanno tramandato i
suoi primi biografi,
era un uomo grande e
grosso, bruno, un
po’ calvo ed aveva
l’aria pacifica e
mite. Parlava poco
perché sempre
assorto nei suoi
pensieri. Per questo
era anche molto
distratto. Sembrava
assente. Quando era
giovane, studiò a
Colonia con il
grande teologo Sant’Anselmo,
fondatore della
teologia scolastica.
I suoi compagni di
studio lo avevano
soprannominato “Bue
muto”, perché non
parlava quasi mai.
Sant’Anselmo,
riprendendo gli
studenti che
chiamavano in quel
modo Tommaso, disse;
“Verrà un giorno in
cui questo “bue
muto” darà, nella
dottrina teologica,
un tale muggito da
farne rintronare
tutto il mondo”.
Infatti, qualche
anno dopo, Tommaso,
ancora giovanissimo,
insegnava già alla
Sorbona di Parigi, e
tutti lo acclamavano
come sommo
maestro>>.
<< Da quale famiglia
proveniva?>>
<<Era un nobile. Suo
padre, Landolfo dei
conti d’Aquino, era
feudatario di
Roccasecca. La
madre, Teodora, una
nobildonna
napoletana. Ultimo
di undici tra
fratelli e sorelle,
Tommaso nacque da
parto gemellare.
Mentre dormiva nella
culla con la
sorellina gemella,
sul castello si
abbattè un furioso
temporale e un
fulmine colpì la
culla fulminando la
sorellina mentre lui
rimase illeso>>.
<< Fu la famiglia
indirizzarlo alla
vita religiosa?>>
<<Essendo cadetto di
una famiglia nobile,
aveva poco da
scegliere: o gli
studi o la milizia.
Poiché dimostrava di
essere un bimbo
precoce, fu
destinano alla
carriera
ecclesiastica. A
cinque anni fu
affidato ai Monaci
Benedettini di
Cassino per la sua
formazione ed
educazione. Rimase
otto anni
nell’Abbazia e poi
fu mandato a
proseguire gli studi
all’università di
Napoli. La famiglia
voleva che
diventasse un
potente Abate
Benedettino. Ma a
Napoli Tommaso
conobbe i frati
domenicani da poco
fondati da San
Domenico. Si invaghì
di quell’ordine
religioso nuovo e
decise di diventare
frate domenicano. I
suoi familiari si
opposero. Poiché il
giovane era
irremovibile, lo
rapirono e lo
tennero prigioniero
per due anni. Le
sorelle, cui Tommaso
era molto
affezionato, furono
incaricate di fargli
cambiare idea, ma
non riuscirono.
Allora fu tentato
con una giovane
cameriera che aveva
il compito di
sedurlo, ma anche
lei fallì. Le
sorelle, conquistate
dalla bontà di
Tommaso, passarono
dalla sua parte e lo
aiutarono a fuggire.
Andò a studiare a
Colonia, poi a a
Oxford in
Inghilterra e infine
si trasferì a
Parigi, insegnante
alla Sorbona. Quando
tornò in Italia, era
un maestro famoso e
la famiglia rinunciò
a lui. Tommaso
insegnò a Bologna,
poi a Roma e infine
a Napoli. Ebbe molti
incarichi da parte
di vari Papi che lo
volevano alla loro
corte.>>.
<<Come nacque l’idea
dalla “Somma
Teologica”?>>
R. <<Lui stesso
scrisse che con
quell’opera voleva
“esporre tutto ciò
che concerne la
religione cristiana
nel modo più
confacente alla
formazione dei
principianti”. La
“Somma teologica”
rimane ancor oggi la
più grande opera
teologica del
Cristianesimo>>.
<<E’ vero che mentre
scriveva a volte
andava in estasi?>>
<<Oltre che filosofo
e teologo, Tommaso
era soprattutto un
grande santo. Spesso
interrompeva il
lavoro di scrittura
per pregare. Alcuni
confratelli
testimoniarono di
averlo visto, più
volte, sollevato da
terra, in estasi
davanti al
crocefisso. In
un’occasione, un
confratello sentì
questo dialogo.
Tommaso chiedeva,
preoccupato, se
stava scrivendo
giusto sui misteri
dell’incarnazione e
redenzione. E il
crocefisso rispose:
“Hai scritto bene di
me, Tommaso”. Un
giorno, lo stesso
Tommaso confidò a un
altro confratello:
“Tutto quello che ho
scritto non mi
sembra che paglia,
rispetto alle cose
che ho visto e che
mi sono state
rivelate>>.
<<Quando morì?>>
<<Il 7 marzo 1274
nel monastero
cistercense di
Fossanova. Era in
viaggio per Lione,
convocato da Papa
Gregorio X per il
Concilio ecumenico.
Aveva soltanto 48
anni. Il 18 luglio
1323, Papa Giovanni
XXII lo proclamò
santo e nel 1567,
Papa Pio V lo
insignì del titolo
di “Dottore della
Chiesa”>>.
Roberto Allegri
WEBITALYNEWS
Registrazione Tribunale di Aosta
N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
Direttore responsabile Franco
Rossi Marcelli
Direttore editoriale Marco
Camilli
Iscrizione R.O.C. n° 16223 del
25 Ottobre 2007 |