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Tiziana Rocca, Supermamma
Intervista con la più
famosa “pierre” italiana, autrice di un singolare libro
di consigli per le giovani mamme, che sta avendo grande
successo anche negli Stati Uniti
03/05/2010
Di Renzo Allegri
Tiziana Rocca con i suoi tre figli:
Cristiana, Vittorio, Valerio. Napoletana di
nascita, romana di adozione,
è la più famosa “pierre” italiana. |
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Il mondo dello
spettacolo e della
pubblicità è, in
genere, piuttosto
svagato riguardo ai
valori educativi e
in particolare a
quelli religiosi. Ma
guai ad emettere
giudizi
generalizzati. Anche
in quel mondo si
trovano persone
eccezionali e
ammirevoli.
Tiziana Rocca,
quarantenne,
napoletana di
nascita, romana di
adozione, madre di
tre bambini, moglie
del regista e attore
Giulio Base, è il
numero uno delle
Pubbliche Relazioni
in Italia, donna
famosa, ma anche
donna e mamma
straordinaria.
Aziende, attori,
cantanti, politici,
industriali,
manager, campioni
dello sport si
affidano a lei per
farsi conoscere al
grande pubblico e
per far conoscere la
loro attività. E
Tiziana, da quasi vent’anni
a capo di una
propria
efficientissima
organizzazione,
crea
eventi, prepara
feste, convegni,
conferenze stampa,
spot pubblicitari,
con una abilità
impareggiabile,
ottenendo sempre
grossi risultati e
per questo i media
l’hanno incoronata
con il titolo di
“Regina delle Pierre”.
Donna di mondo,
sempre alla ribalta,
in tv, sui giornali,
ma donna ricca di
valori, di
convinzioni
radicate, di
autentica fede
religiosa. Una
cattolica
praticante, che la
domenica va a messa
con marito e figli e
tutti i giorni,
mattina e sera,
recita, con la
famiglia, le
preghiere. |
Lo confessa
candidamente e
serenamente lei
stessa in un
magnifico libro che
si intitola “Mamma
dalla A alla T”,
pubblicato, qualche
tempo fa, in Italia
dal “Messaggero” di
Padova, e, ora,
uscito negli Stati
Uniti.
Un libro dedicato
alle mamme, che ha
anche un
sottotitolo:
“Manuale di
sopravvivenza per le
donne di oggi”.
Frase che fa venire
in mente quelle
guide, tra il serio
e il faceto, che
servono per
soddisfare curiosità
superficiali. Ma,
appena si inizia la
lettura, ecco la
sorpresa: ci si
trova di fronte a un
testo che affascina
proprio per la
qualità dei valori
che propone e per la
sincerità e
l’entusiasmo con cui
li propone. Solo una
donna profondamente
convinta del ruolo
di madre può
scrivere in quel
modo. <<Avere dei
figli e una
famiglia>>, afferma
Tiziana Rocca <<è
quanto di più bello
esista, qualcosa di
unico, in grado di
arricchire la
propria esistenza
come niente altro al
mondo>>.
Dinamica,
infaticabile
lavoratrice, ha una
preparazione
professionale
solida, ricca di
lunga esperienza e
di traguardi
invidiabili
conseguiti sul
campo. Ha scritto
vari libri
riguardanti la sua
professione, tiene
corsi di
perfezionamento, è
una donna di quelle
che contano molto
nel mondo del
business e dello
spettacolo, ma
afferma con
decisione che le più
grandi soddisfazioni
le ha dagli affetti
familiari e dal suo
impegno nel sociale,
in difesa delle
persone meno
fortunate. Ed è
orgogliosa di essere
stata nominata dallo
Stato Pontificio
“Domina Ordinis
Santci Gregori
Magni” e di aver
ricevuto dall’ONU il
titolo di “The
United Nations High
Commissioner for
Refugees”
<<Anche questo libro
mi sta dando grandi
soddisfazioni>>,
dice. <<L’ho scritto
con il cuore, e di
getto. L’ho dedicato
a tutte le donne che
come me sono anche
mamme. In Italia ha
venduto bene e mi
auguro che succeda
anche negli Stati
Uniti, e questo
perché, essendo un
libro al di fuori
della mia
professione, ho
devoluto tutti i
diritti d’autore in
beneficenza, al
progetto della
Caritas Antoniana
per le mamme
africane>>.
Libro che si legge
d’un fiato, e che
apre una
sorprendente
finestra sulla vita
privata di questa
donna e sulla sua
famiglia.
Ed sta qui, la
sorpresa. Si è portati a pensare che Tiziana
Rocca, impegnata a costruire successi,
carriere, conquiste economiche per le grandi
aziende e per i vip, abituata a vivere tra i
protagonisti del mondo dello spettacolo,
della televisione, dei ricevimenti, dei
party, abbia una
mentalità e uno
stile di vita
consoni con quel
mondo, in genere
egoista, cinico,
frivolo, attento
all’apparire, al
successo, ai soldi. |
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Tiziana Rocca
con i figli e il marito, Giulio Base, attore
e regista molto noto. <<Io e Giulio>>, dice
<<abbiamo le stesse convinzioni religiose.
Lui, che è laureato anche in teologia, mi ha
aiutato molto a crescere nella
consapevolezza pratica della mia fede>>. |
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Invece, no. Ogni
pagina del libro è traboccante di saggezza, di un
modo di vivere semplice, misurato, naturale, tutto
volto a creare una famiglia armoniosa, unita,
allegra, affiatata, ricca dei valori culturali e
religiosi, perché convinta che solo questo tipo di
famiglia possa aiutare a costruire una società
migliore.
Copertina della
edizione inglese del libro di Tiziana Rocca,
dedicato alle mamme. Un libro che è una
specie di diario, nel quale l’autrice
racconta le sue esperienze di mamma e di
educatrice. |
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E non si tratta di
un libro “teorico”,
costruito a
tavolino. E’ un
libro pratico, dove
l’autrice racconta
le proprie
esperienze, si
confessa con candore
e semplicità e il
libro diventa così
una specie di
diario, un reality
in famiglia, animato
da personaggi veri,
che non “recitano”,
ma “vivono”. Pagina
dopo pagina, veniamo
a conoscere i
componenti della
famiglia di Tiziana:
Cristiana, 12 anni,
Vittorio, che ne ha
7 e Valerio, 6.
Entrano in scena, di
tanto in tanto,
anche il marito,
Giulio, il nonno,
Claudio, le baby sitter.
Ogni argomento,
suggerito da una
lettera
dall’alfabeto, viene
annunciato
brevemente e poi
illustrato con
esempi sperimentati
di persona.
L’autrice “racconta”
come si è comportata
nelle specifiche
situazioni che
intende illustrare,
spiega “perché” ha
scelto quel
comportamento,
“come” è riuscita a
trasmetterlo ai
bambini e quali
risultati ha
ottenuto.
I temi affrontati,
le situazioni
descritte, i
consigli e i
suggerimenti si
ispirano a una
qualità di esistenza
sana e impegnata.
Gli ideali che
l’autrice si propone
e che consiglia,
sono quelli che
nobilitano le
persone e la
società, valori
umanissimi, aperti
al confronto,
all’accoglienza del
diverso, rispettosi
dell’altro, pronti
ad aiutare chi è
meno fortunato.
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Perché il libro si
intitola “Mamma
dalla A alla T”, e
non dalla “A alla
Z”?
<<Non volevo peccare
di presunzione. Sono
consapevole che,
anche con il massimo
impegno, nel lavoro
di mamma non si
arriva mai alla
perfezione, non si
finisce mai di
imparare. Così,
idealmente, mi sono
fermata alla “T”, e
non alla “Z”>>.
Tra i valori
positivi da
trasmettere ai
figli, quale ritiene
più importante?
<<Tutti i valori
sono importanti.
Metto al primo posto
il sentimento
religioso, perché da
esso, vissuto bene,
con vera a maturata
convinzione,
traggono linfa tutti
gli altri. Credo sia
importante insegnare
ai bambini a pregare
già quando sono
ancora molto
piccoli. I miei
figli sono abituati
a dire la preghiera
prima di mangiare e
prima di andare a
dormire. Alla
domenica io e mio
marito andiamo a
Messa portando con
noi i bambini.
L’esempio è
fondamentale. La
fede è un qualche
cosa che ha un
valore unico. Noi
genitori cerchiamo
di segnare una
strada, di dare un
esempio, ma abbiamo
e avremo sempre
massimo rispetto per
le scelte dei figli,
anche se diverse
dalla nostre>>.
Qual è, secondo lei,
il comportamento che
i figli fin da
piccoli devono
evitare?
<<L’egoismo.
Mortifica e umilia
la natura umana. E’
la radice dei vizi.
Io e mio marito
stiamo molto attenti
a richiamare
l’attenzione dei
nostri figli sulle
persone bisognose,
invitandoli a donare
loro una monetina o
una parola di
conforto.
<Nel nostro
bilancio famigliare
è compresa anche
l’adozione a
distanza di una
bambina indiana che
di tanto in tanto ci
invia letterine e
foto. E’ un modo per
dare ai nostri
bambini un esempio
di solidarietà e
responsabilizzarli
su quello che
hanno>>.
Secondo certe
statistiche, nella
vita moderna è la
televisione il vero
educatore dei
bambini, in quanto
essi passano più ore
davanti al piccolo
schermo che con i
genitori. Che ne
pensa?
<<E’ purtroppo un
dato di fatto, ma
deleterio. Come
tutti i mezzi di
conoscenza e di
informazione
moderni, la
televisione è molto
importate, se usata
bene. Io sono
convinta che i
bambini devono
soprattutto parlare
molto con i
genitori. Il dialogo
è il mezzo
principale per una
buona educazione. In
famiglia, noi lo
teniamo al primo
posto. A volte, le
giornate volano e
per dialogare
cerchiamo di
adottare degli
escamotage come
spegnere la
televisione quando
siamo insieme e
cercare di
raccontarci come si
è vissuto durante la
giornata>>.
Tutti i bambini sono
affascinati dai
videogames: come
giudica questi
passatempi?
<<Il gioco è molto
importante perché
sviluppa
l’intelletto e aiuta
a crescere. Ma deve
essere un gioco
costruttivo. I
videogames non lo
sonno. In casa
nostra non sono mai
entrati. E’ chiaro
che dai loro amici,
i miei figli figli
giocano e quando
tornano a casa li
chiedono. Ma io e
Giulio spieghiamo
loro che noi
desideriamo che i
nostri figli vivano
una vita “reale” e
non “virtuale”. Per
cui, se si vuole
fare una partita a
tennis, a calcio,
andare a cavallo,
possiamo
organizzarci per
farlo veramente,
all’aria aperta, e
non nel video della
Tv>>.
I suoi bambini
ascoltano?
<<Se i genitori
hanno acquistato la
fiducia e la stima
dei loro figli, i
bambini ascoltano
certamente.
Riflettono,
dialogano,
presentano delle
obiezioni, e alla
fine assimilano
l’insegnamento. Ma è
importante dare loro
l’esempio. Molti
genitori pensano che
per educare i figli
sia sufficiente
mandarli a scuola.
Non è assolutamente
vero. La scuola è
certamente
importantissima
nell’educazione, ma
la famiglia e
l’insegnamento che
si dà in famiglia lo
sono molto di più>>.
Renzo Allegri
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WEBITALYNEWS
Registrazione Tribunale di Aosta
N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
Direttore responsabile Franco
Rossi Marcelli
Direttore editoriale Marco
Camilli
Iscrizione R.O.C. n° 16223 del
25 Ottobre 2007 |
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