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Si apre la stagione balneare e un libro racconta
la fantastica storia della “Scuola Italiana Cani da
Salvataggio”, unica nel suo genere e che tutto il mondo
ci invidia. Intervista con l’autore.
Bagnini Supereroi a quattro zampe
15/06/2010
Di Tony Assante
Foto di Nicola Allegri
Roberto
Allegri, autore del libro “Cani Supereroi”,
con Ferruccio Pilenga, ideatore della
“Scuola Cani da Salvataggio”, posano con
alcuni dei magnifici esemplari che hanno
conseguito il brevetto della prestigiosa
Scuola e che ora prestano servizio sulla
spiagge italiane. |
L’immagine sembra tratta da un film di Robert Redford.
Due persone parlano davanti ad un camino acceso e sul
loro viso si muovono i riverberi delle fiamme.
La luce, dello stesso colore del tramonto, si riflette
sui bicchieri di vino. Ai loro piedi, un enorme cane,
nero come la notte che il fuoco tiene lontana.
Copertina del
libro “Cani Supereroi”, pubblicato da
Armenia. Con grande abilità, l’autore
ricostruisce la storia della “Scuola
Italiana Cani da Salvataggio”, unica nel suo
genere, che tutto il mondo ci invidia. |
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Da quest’atmosfera è nato il libro “Cani Supereroi”
(Armenia Editore), che racconta la storia della Scuola
Italiana Cani Salvataggio. Ferruccio Pilenga, il
fondatore della Scuola, e lo scrittore Roberto Allegri
hanno trascorso serate a parlare e ricordare per dare
vita ad un libro che ha il respiro del romanzo.
<<Perché le vicende di questa scuola>>, dice l’autore del libro <<le avventure
vissute da Pilenga col suo terranova Mas, il primo salvataggio in mare, i voli
in elicottero, l’esperienza fatta a bordo della nave scuola Palinuro, i progetti
e le conquiste, gli ostacoli e gli atti di eroismo sono quelli tipici delle
grandi storie dove emergono valori eterni come la tenacia di inseguire un sogno
e l’amore incondizionato verso il proprio cane>>.
La Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS) è una realtà
italiana unica nel suo genere che tutti ci invidiano. I cani della Scuola, per
la maggior parte terranova e labrador, sono i soli cani al mondo addestrati a
lanciarsi da un
elicottero sospeso
sull’acqua per
salvare chi sta
annegando. Vegliano
sull’incolumità dei
bagnanti sulle
spiagge, forti di un
vero e proprio
brevetto operativo.
Prestano servizio a
bordo delle
motovedette della
Guardia Costiera e
collaborano con
l’aeronautica
militare, la
protezione civile,
la guardia costiera,
la polizia, i
carabinieri, i
vigili del fuoco, la
guardia di finanza.
Troupe televisive da
tutto il mondo
vengono in Italia
per documentare
quello che sanno
fare.
Ricevono premi, vengono
citati in libri prestigiosi e sono tra i
protagonisti del prestigiosissimo documentario
dell’anno del National
Geographic, che si intitola “E Dio creò il cane”, di prossima uscita. |
L’efficienza raggiunta da questi cani in vent’anni di
esperienza è tale che le unità cinofile, cioè le coppie formate dal conduttore e
il proprio cane, sono tenute in altissima considerazione dai vari
“professionisti” del soccorso come l’Aeronautica Militare, la Guardia Costiera e
i Vigili del Fuoco. La Scuola oggi comprende 300 cani e tutti hanno un brevetto
che viene rinnovato ogni anno in seguito a difficili prove operative. In estate
i cani della SICS, che di recente hanno ricevuto dal ministro del Turismo
Michela Brambilla il premio “Amico del turismo” per l’attività svolta sulle
spiagge a salvaguardia dei turisti, pattugliano diversi lidi in Friuli, Veneto,
Lazio, Liguria, Toscana, Puglia, Calabria, Sardegna. E compiono almeno una
decina di salvataggi l’anno.
Ma conquistare un livello di preparazione tale non è certo
stato facile soprattutto perché all’inizio non esisteva un modello a cui fare
riferimento. La realtà del soccorso nautico con i cani era infatti sconosciuta
in Italia e anche nel resto dell’Europa. Il racconto di come sia stato possibile
partire da un sogno e da un cane, e arrivare ad essere considerati
“professionisti” riempie le 220 pagine del libro di Roberto Allegri. Dodici
capitoli che non sono uno sterile elenco di dati e avvenimenti ma l’emozionante
presentazione di una filosofia di vita. <<Sono convinto che dentro di noi,
conserviamo un territorio ancestrale nel quale siamo tutti cacciatori, nomadi e
viviamo a stretto contatto con un cane>>, scrive Roberto Allegri. <<In quell’angolo
di mente antico, battiamo boschi e foreste con arco e frecce dalla punta di
selce, portiamo una collana di unghie d’orso al collo e conchiglie legate ai
capelli e alla barba lunghi. Trascorriamo le notti accanto al fuoco, unica luce
sulla terra sotto quelle del firmamento, e abbiamo vicino un cane, forse un lupo
che abbiamo raccolto da cucciolo. E’ una nuova forma di branco destinata a dare
al mondo un’amicizia che dura da centomila anni.>>
Roberto Allegri ha saputo
cogliere al meglio la filosofia che sta alla
base della Scuola. Non è nuovo a questo tipo
di “ritratti”. Con una trentina di volumi
all’attivo, ha ottenuto lodi per il suo
stile da scrittori notoriamente temuti per
la loro severità come Mauro Corona e Remo
Remotti, che lo ha paragonato a Hans Magnus
Henzesberger. |
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Una immagine
eccezionale dei cani della SICS che si
gettano dall’elicottero per salvare una
persona in pericolo. Sono unici al mondo a
dimostrare tanto coraggio e tanta sicurezza.
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Allegri è autore, inoltre, della biografia di Al Bano per
Mondadori, che nei primi sei mesi ha avuto sette edizioni e che è entrata a far
parte della prestigiosa collana degli “Oscar Best Sellers”.
Ferruccio Pilenga e Roberto Allegri hanno così attraversato l’inverno parlando
del coraggio di cani che si votano, seguendo l’istinto, a salvare la vita alle
persone; del fatto che i cani giovani imparino da quelli anziani in un
miracoloso e incredibile processo di conoscenza; di come cane e conduttore,
l’unità cinofila, sia come un solo organismo, frutto di un’intesa totale che si
basa sulla reciproca fiducia. Il risultato è un libro sincero ed emozionante, a
tratti commuovente, capace di toccare il cuore di chi ama i cani e gli animali.
La prima edizione è andata esaurita in tre settimane. Il libro è stato segnalato
anche dal sito ufficiale di Fabio Fazio.
Tony Assante |
Ferruccio Pilenga, con il suo inseparabile compagno, un magnifico
esemplare di femmina terranova che si chiama Mas ed ha già salvato
dell’annegamento una decina di persone. |
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