Il 9 e 10 ottobre, al Palaiper di Monza, weekend di preghiere, canti, meditazioni e testimonianze di personaggi che hanno trovato la fede
Quando gli artisti incontrano Dio

07/10/2010 

di Renzo Allegri 

   
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Sabato 9 e domenica 10 ottobre, si tiene, al Palaiper di Monza, una “due giorni” di preghiere. E’ uno di quegli incontri spirituali, organizzati da Gruppi di preghiera e movimenti carismatici, che richiamano migliaia di persone, soprattutto giovani. Avvengono in grandi spazi, dove, nel corso della giornata, si alternano cerimonie religiose, preghiere comunitarie, preghiere di guarigione, meditazioni, conferenze, canti, testimonianze, con la partecipazione di sacerdoti, suore, teologi e convertiti. Al Palaiper di Monza ci saranno il vescovo Giovanni d’Ercole, popolare per le sue apparizioni televisive e molto amato dai giovani, il teologo padre Gianni Sgreva, esperto in mariologia, alcuni veggenti di Medjugorje, noti personaggi che hanno ritrovato la fede e ne rendono pubblica testimonianza, come per esempio Paolo Brosio che da giornalista televisivo e conduttore di trasmissioni molto popolari è diventato un fervente e convinto “missionario” laico della devozione alla Madonna.

Oltre a Paolo Brosio, nella “Due giorni” al Palaiper di Monza, ci sono altri artisti che, direttamente o indirettamente, portano la loro testimonianza riguardo alla fede ritrovata. C’è Roberto Bignoli, da anni noto esponente in Italia della “Musica cristiana”. <<A 15 anni ero un ribelle>>, racconta. <<Me ne andai di casa, vissi a Parigi. Seguivo le correnti estreme. Mi impegnai nella politica, con ideali rivoluzionari. A vent’anni avevo una band che portava il mio nome, tenevo concerti e scrivevo canzoni di successo, ma non ero felice. Nel 1984, ci fu il cambiamento: la scoperta di Gesù. Un cambiamento improvviso, radicale, che rivoluzionò la mia vita e le diede un senso preciso>>. Da allora Roberto Bignoli canta, scrive canzoni, tiene concerti con il preciso scopo di far conoscere, attraverso la sua arte, i valori cristiani ispirati al Vangelo. A Monza, canterà "Dulcis Maria" una sua canzone dedicata alla Madonna e diventata molto famosa, con la quale ha vinto, nel 2007, anche il prestigioso premio "Unity Awards", il "Grammy" della musica cristiana mondiale. La canzone è stata prodotta e arrangiata da Nico Fartarezza, cantautore, molto vicino anche lui alla musica cristiana.

Ma la sorpresa più clamorosa, anche perchè viene alla ribalta per la prima volta alla “Due giorni” di Monza, è costituita dai New Trolls, il famoso complesso rock, che in 40 anni di attività ha scritto pagine storiche nel mondo della musica leggera. Anche in questo gruppo musicale, rimasto sempre espressione d’avanguardia elitaria, inquieto, in continua trasformazione musicale, è accaduto qualche cosa di imprevedibile. Non in tutti i componenti del complesso, ma in alcuni. E precisamente nei due lieder storici, Gianni Belleno e Vittorio De Scalzi, e in due dei loro figli: Mamo, figlio di Gianni e Armanda figlia di Vittorio. Questo quartetto è, ora, unito in un disco, uscito in questi giorni, che si intitola “Canzoni per il cielo”: nove brani, tutti nuovi, di ispirazione prettamente religiosa, scritti e musicati dai due lieder storici dei “New Trolls”, e interpretati dai loro figli. Ma padri e figli non vanno alla “due giorni di preghiere” Monza solo come interpreti, ospiti della kermesse religiosa, ma perché anch’essi, per certi versi, ne sono coinvolti.
E lo è, coinvolto, soprattutto Gianni Belleno, il grande batterista, autore di stupende canzoni, perché è lui che, dopo una vita , per certi versi “spericolata”, ha trovato il felice “cambiamento”.
<<Due anni fa, stavo attraversando un periodo molto triste>>, racconta, <<Il lavoro non andava bene. I New Trolls, il complesso cui ho dedicato gran parte della mia vita, era diviso. Io ero coinvolto in vicende private molto complicate, insomma soffrivo ed ero depresso.
<<Mia moglie Rosy era preoccupata. Anche lei aveva avuto i suoi momenti difficili, ma poi aveva trovato forza e serenità frequentando un Movimento carismatico cattolico che si chiama “Gesù Amore Misericordioso”. Vedendomi in quello stato, continuava a dirmi: “Vieni anche tu in chiesa e vedrai”. Ma io non ci sentivo. Ero un cristiano solo di nome. Non ho mai frequentato la Chiesa, se non da bambino. Riflettevo però. Quelle sue parole lavoravano dentro di me. Un giorno decisi di ascoltare mia moglie. Andai a una riunione di preghiera con lei. Nella chiesa mi misi in disparte, come un osservatore distaccato. Ma fui subito misteriosamente e fortemente coinvolto.
<<Per prima cosa, fui colpito dalle persone tra le quali mi trovavo. I gruppi di preghiera carismatici, fanno preghiere di guarigione e mi sono trovato in mezzo a molti ammalati: ciechi, gente colpita da tumori, giovani paralizzati in carrozzella, spastici, tutte persone che avevano molti più problemi di me. E loro erano lì che pregavano e cantavano con serenità. Mi sentivo in colpa di fronte a loro. E mentre facevo questi pensieri provai una sensazione strana e fortissima. Era come se una persona straordinaria, tremendamente comprensiva, fosse scesa accanto a me, anzi, dentro di me. Provai una gioia grande e mi sentii preso per mano da quella persona. Una sensazione quasi fisica e mi abbandonai.
<<Che cosa sia realmente accaduto in quei momenti è impossibile descriverlo. Tornai a casa e mi sentivo diverso. Mi pareva che si fosse aperta una porta, che una luce mi guidasse. E io ho voluto seguire quella luce ed è cominciata così una nuova vita. Ho continuato a frequentare quelle riunioni di preghiera e ogni volta trovavo qualche cosa di nuovo, di meraviglioso. Avevo scoperto un tesoro spirituale inesauribile. Un amore diverso verso gli altri. Prima ero sempre preoccupato di me stesso, del mio lavoro. In quelle riunioni ho imparato ad ascoltare le persone che hanno bisogno, che vogliono parlare con me. Insomma, da due anni a questa parte, io sono totalmente cambiato.
<<E sono cambiate altre cose intorno a me. Mio figlio Mamo, che è un bravo musicista, stava attraversando anche lui un periodo difficile. Aveva perso fiducia nel suo lavoro, si era isoloto, chiuso in se stesso, ed ero molto preoccupato. Gli ho detto: “Tuo papà era in crisi, è andato in chiesa ed è come rinato. Vuoi venire anche tu?” Mamo mi ha ascoltato ed ha ritrovato una nuova serenità. Insieme abbiamo pensato a un progetto: una serie di canzoni che rispecchiassero la nostra esperienza spirituale. Canzoni non commerciali, ma di carattere spirituale, da eseguire in chiesa. Ed è nato così il progetto “Canzoni per il cielo”. Mentre lavoravamo, è venuto a trovarmi Vittorio De Scalzi, mio collega nel complesso dei Trolls. E’ venuto a propormi di riunire il gruppo, cosa che si è felicemente realizzata. E anche Vittorio si è messo a lavorare con noi al progetto “Canzoni per il cielo”. Poi, lui ha portato sua figlia Armanda, che è una brava cantante. E così è nato il CD “Canzoni per il cielo”. Non è un’operazione commerciale, infatti abbiamo deciso di devolvere in beneficenza i nostri guadagni. Queste nostre canzoni sono dei “messaggi” per indicare, soprattutto ai giovani, valori straordinari, che abbiamo ritrovato e che ci hanno cambiato la vita Grazie a questi valori, io, ora, mi sento libero. In pace con tutti, senza velleità, senza invidie, senza rancori. Mi vedo come un libro aperto, in assoluta trasparenza. Ho imparato a pregare. E sono anche felice. Felice con mia moglie che mi ha aperto questa strada. Viviamo uniti e votati allo stesso ideale, l’amore per Dio>>.

Simili cambiamenti non sono infrequenti nel mondo della musica leggera. Ci sono diversi celebri artisti che, sotto le apparenze di una totale superficialità, coltivano sentimenti e convinzioni religiose molto serie. Ma, di tanto in tanto, ce ne sono di quelli che fanno il “salto radicale”: sacrificano addirittura la loro carriera per i nuovi ideali che hanno trovato. E il caso, per esempio, di Nando Bonini. Compositore, autore, arrangiatore, straordinario maestro della chitarra, è noto come il “chitarrista di Vasco Rossi”, per aver suonato nella leggendaria “Steve Rogers band”, il gruppo storico di Vasco, e per averlo poi seguito nei tour in giro per l'Italia e nel mondo. Ma nel 1995 ha, improvvisamente, smesso di comparire sul palco con Vasco, pur continuando a lavorare ai suoi dischi. <<Non volevo più vivere come una rockstar>>, commenta laconicamente Bonini. Una scelta, la sua, che lasciò nello sconcerto i suoi innumerevoli fan, che si chiedevano cosa mai fosse accaduto nella vita di questo artista.
Era accaduto un evento che lo aveva totalmente rivoluzionato. Gli erano state commissionate le musiche per un musical sulla vita di San Francesco. E Bonini, che fino a quel momento non si era mai interessato di santi e di tematiche religiose, leggendo e studiando la storia del santo di Assisi, era rimasto sconvolto. Al punto di cambiare vita. Via le abitudini disordinate di celebre rockstar per iniziare un cammino di conversione. Divenne anche terziario francescano. E da allora, pur continuando la sua attività di compositore, arrangiatore, chitarrista, ha condotto un’esistenza riservata, privilegiando, nella sua attività artistica, i temi religiosi, i concerti a sfondo benefico, per scopi umanitari, insomma un’esistenza e una attività artistica ispirata ai valori cristiani.
Dopo il musical su San Francesco, nel 2002 ha scritto: “Una donna vestita di sole”, musical che si ispira alla vita della madre di Gesù; poi, nel 2004, “Marietta. Tutto per amore di Dio”, dedicato alla vita di Madre Francesca Rubatto, fondatrice delle suore cappuccine; nel 2006 “Maddalena”, spettacolo che racconta la storia di conversione di Maria di Magdala; nel 2007, “Medjugorje. Batte un cuore speciale”, che si ispira agli eventi che dal 1981 accadono in quel paese dell’Erzegovina; nel 2008, “Pane e Paradiso missione compiuta”, musical ispirato al beato Luigi Guanella.

Un altro artista che all’apice del successo mondano ha completamente cambiato vita è Marcello Marrocchi. Di origine pugliese, è un compositore straordinario, autore di circa 500 canzoni interpretate da Mina, Patty Pravo, Vanoni, Moranti, Zanicchi, Di Bari eccetera. Con alcune delle sue canzoni ha partecipato a 14 Festival di Sanremo e nel 1988 ha vinto la prestigiosa rassegna con la canzone “Perdere l’amore” interpretata da Massimo Ranieri. Ma anche lui, ad un certo momento, ha sentito una chiamata interiore ed è partito. Dice Marrocchi: <<Un uomo di mondo onesto sente l'inquietudine del cuore, e finché non trova qualcosa per cui valga la pena di sprecare la propria vita, non si dà pace. Sant' Agostino era inquieto e ha trovato Dio; san Paolo era inquieto e ha trovato Dio; io, nella mia piccolezza, ero inquieto ed ho scoperto che l'unico incontro che può riempire il cuore è l'incontro con Dio>>. Il suo ultimo CD si intitola “Dio ti ama”.

Michele Paulicelli, pugliese anche lui, a metà degli Anni Settanta aveva dato vita, con Amedeo Minghi, a un gruppo, “I Pandemonium", che, insieme a Gabriella Ferri, furono i protagonisti di una fortunata trasmissione televisiva "E adesso andiamo a incominciare”. Ma, pur felice della carriera che si apriva alla grande, Michele era inquieto. <<Da piccolo>>, racconta <<ero vicino la Chiesa, frequentavo la parrocchia come molti ragazzi, poi per un periodo mi sono allontanato>>. Ma qualcuno vegliava su di lui. Un giorno, durante un viaggio ad Assisi come turista, si è trovato coinvolto nella storia del poverello di Assisi. << Francesco mi ha dato la spinta per riavvicinarmi alla Chiesa...>>. Nel 1981, Paulicelli scrisse “Forza venite gente”, musical sulla vita di San Francesco e interpretò egli stesso la figura del santo. Il musical ebbe un grandissimo successo di pubblico, tanto da registrare più di duemila repliche in Italia. Paulicelli “sentì” che quell’affermazione non aveva solo il valore di un successo, ma “indicava” un percorso, e anche lui si mise in cammino, dedicandosi ad esperienze artistiche con gruppi di giovani che vogliono diffondere il messaggio cristiano attraverso la musica. Dopo “Forza Venite Gente”, sono arrivati “Angeli”, “Smascherando”, “Cristo 2000”, “Ecologic Rock”, “La Piccola Cometa”, “Madre Teresa di Calcutta”. “Ora et labora”, “E sulle onde viaggiò”, Come un girasole”.

Queste sono alcune storie di importanti cambiamenti avvenuti nella vita di cantanti. Ma ce ne sono tante. Il guaio è che i media, attenti, vigili, ingordi di scandali, non le cercano, non le apprezzano, non le raccontano.

Renzo Allegri

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Foto 1
Da destra: Gianni Belleno, suo figlio Mamo, Armanda De Scalzi e suo padre Vittorio, i quattro artisti impegnati nel CD “Canzoni per il cielo”, uscito in questi giorni. Gianni Belleno e Vittorio De Scalzi, lieder storici del celebre complesso “New Trolls”, sono gli autori; Mamo e Armanda, gli interpreti.

Foto 2
Copertina del CD “Canzoni del cielo”, presentato in questi giorni a Milano. L’argomento strettamente religioso, ha molto sorpreso il pubblico. <Questo disco i>, ha spiegato Gianni Belleno <documenta il percorso spirituale che ho compiuto in questi due ultimi ann>. Il celebre batterista dei New Trolls racconta di aver ritrovato la fede religiosa frequentando un movimento carismatico cattolico.

Foto 3
Roberto Bignoli, principale esponente della “musica cristiana” in Italia. Bignoli è autore di diverse canzoni molto conosciute nell’ambiente cattolico, come per esempio “Ballata per Maria”, da anni sigla di Radio Maria, e "Dulcis Maria", con la quale ha vinto, nel 2007, il prestigioso premio "Unity Awards", il "Grammy" della musica cristiana mondiale.

Foto 4
Nando Bonini, conosciuto come il chitarrista di Vasco Rossi, per aver suonato nella leggendaria “Steve Rogers band”, il gruppo storico di Vasco, ma da una decina d’anni impegnato in “musical” di ispirazione religiosa, come “Una donna vestita di sole”, dedicato alla Madonna; “Maddalena”, che racconta la storia di conversione di Maria di Magdala; “Medjugorje. Batte un cuore speciale”; “Pane e Paradiso missione compiuta”, musical ispirato alla vita del beato Luigi Guanella.

Foto 5
Marcello Marrocchi durante un incontro con Giovanni Paolo II. Autore di grandi successi interpretati da Mina, Patty Pravo, Vanoni, Moranti, Zanicchi, Di Bari eccetera, nel 1988 vinse il Festival di Sanremo con “Perdere l’amore” interpretata da Massimo Ranieri. Ma anche lui ad un certo momento ha lasciato la grande carriera mondana per dedicarsi soltanto a tematiche religiose. Il suo ultimo CD si intitola “Dio ti ama”.

Foto 6
Michele Paulicelli il più fecondo autore di musical religiosi. Aveva iniziato la carriera con Amedeo Minghi e Gabriella Ferri in una fortunata trasmissione televisiva, ma un giorno del 1981, durante in viaggio ad Assisi, fu conquistato da San Francesco. Scrisse “Forza venite gente”, musical sulla vita del poverello di Assisi, che ebbe un grandissimo successo di pubblico, con oltre 2000 repliche in Italia. E dopo quello, Angeli”, “Smascherando”, “Cristo 2000”, “Ecologic Rock”, “La Piccola Cometa”, “Madre Teresa di Calcutta”, eccetera, tutti di ispirazione religiosa.

 

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